La storia di scrittoi e scrivanie inizia effettivamente nel tardo Medioevo, ma, per comodità e per logica, si è portati a pensare che la comparsa dei primi mobili per la scrittura sia da ricercarsi nel corso del Rinascimento con il fiorire delle arti letterarie.
Inizia così a diffondersi l'uso di grandi mobili provvisti cassetti ed appositi ripiani per la scrittura.
I viaggi di scrittori, poeti ed esploratori, negli stessi anni, porta poi all'invenzione di uno scrittoio da viaggio; qui è possibile riporre tutto il necessario per la scrittura e, come comodo piano d'appoggio, è possibile utilizzare un piccolo piano ribaltabile appositamente studiato.
Ecco dunque apparire il predecessore delle scrivanie a ribalta, le quali però non tardarono molto nella conquista del mondo della scrittura.

Nel ?600, infatti, pur essendo ancora molto utilizzato il piano ribaltabile, vediamo comparire per la prima volta dei veri e propri mobili dalle dimensioni contenute provvisti di un piano di scrittura ribaltabile, il quale, una volta chiuso, celava cassetti e piccoli vani portaoggetti.
Nemmeno a dirlo, la moda dei tempi investì subito questi nuovi elementi dando vita a modelli sempre più elaborati.
Decorazioni pregiate, ricchi intarsi, braccia portacandele sono solo alcuni esempi degli elementi che andarono ad arricchire le scrivanie a ribalta del '600 e dei secoli successivi.
Il '700 rappresentò un secolo d'oro per le scrivanie a ribalta, specie in Inghilterra dove il popolo anglosassone era famoso per il grande uso della scrittura (erano considerati grandi appassionati dei rapporti epistolari); così fu anche per l'800, secolo nel quale le scrivanie a ribalta si differenziarono in numerosissimi modelli tra cui il famosissimo secretaire.
Arrivati al tramonto del diciannovesimo secolo, anche le scrivanie a ribalta subirono i cambiamenti delle mode, vestendosi così di elementi ornamentali più razionali e lineari; le ribaltine rimasero comunque nei cuori degli scrittori che, per anni, continuarono ancora ad usufruirne proprio come continuano a fare.